sabato 13 luglio 2013

Poema della montagna

POSTFAZIONE

La memoria ha cedimenti, qualcosa
appanna gli occhi: sette veli.
Io non ti ricordo - a parte.
Dov'era il volto - bianco vuoto.

Senza lineamenti. Una lacuna, tu:
tutto. (L'anima fitta di ferite -
un solo squarcio.) Marcare i dettagli
con il gesso - ai sarti!

La volta celeste fu creata intera.
Il mare è forse somma degli spruzzi?
Senza segni. In verità, particolare, tu:
tutto. È legame l'amore, non elenco.

Capelli scuri o chiari -
lo dica il tuo vicino - vede, lui.
Si divide la passione - a pezzi?
Non sono né macellaio né chirurgo.

Sei come un cerchio, pieno e intero.
Turbine intero, pieno stordimento.
Non ti ricordo separato
dall'amore. Segno di uguaglianza.

(Nei mucchi piumosi del sogno
- colline, cascate di schiuma! -
non io - nuova, strana all'udito,
la maestà del plurale: noi!)

In compenso, nella stretta, bassa
vita - "la vita così com'è..." -
io non ti vedo insieme
con nessuna:
                   Vendetta del ricordo.


Marina I. Cvetaeva, Dopo la Russia, traduzione di Serena Vitale