Michele entrò in cucina, luogo in
cui di solito non era ammesso, perché si era sentito chiamare. Non ebbe neanche
il tempo di guardarsi intorno, fra i vapori dei fornelli, e chiedersi chi mai
poteva aver bisogno di lui, che sua nonna gli aveva già afferrato il braccio.
Aveva la mano umida e Michele un po’ si dispiacque per la sorte toccata al suo maglione.
«Sono finte le olive, devi
scendere nel sottano e prenderne altre scatole.»
Un’informazione confidenziale
sussurratagli all’orecchio, un compito importante, assegnato proprio a lui.
Michele annuì e chinò la testa per passare oltre sua zia Rosa, che reggeva una
pirofila all’apparenza pesante. Zia Anna era l’addetta alla carne – che a lui
non piaceva e quindi snobbava – e stava chiedendo se per favore si poteva
aprire un po’ la finestra, perché stava impazzendo. Era tutta rossa in viso e
si era tirata su le maniche del golf, in effetti. Qualcuna fece notare:
«L’aria fa male alla schiena di
mamma.»
Zia Anna ebbe una pronta e secca
risposta:
«E infatti mamma non dovrebbe
stare lì.»
«Vero, non dovrebbe neanche
cucinare.»
«Sì mamma, vai a sederti.»
Presagendo la colluttazione
(verbale e non) che sarebbe seguita, Michele sgattaiolò verso la porta, giusto
prima che sua nonna cominciasse ad alzare la voce. Non aveva fatto due passi
che ricordò di non aver domandato se le olive bisognava prenderle di colore
nero o di colore verde. Era un dettaglio importante, fece dietrofront. Facevano
ancora proclami circa il fatto che la mamma non dovesse star lì a cucinare, che
ci avrebbero pensato loro, ma di fatto nessuna aveva abbandonato la propria postazione.
Per ottenere l’attenzione di sua
nonna dovette andarle vicino e così respirare l’odore dei cavoli che stava
pelando.
«Di che colore devo prenderle, le
olive?»
«Sullo scaffale in alto a
destra.»
Perplesso, ma intuendo che non era
il momento di fare domande, lasciò la cucina. Fosse dipeso da lui, sarebbe
anche tornato di nuovo a chiedere precisamente quanti barattoli servivano e –
magari in quel caso avrebbe alzato il tono della voce – se ci volevano le olive
nere o le olive verdi, ma non voleva che sua nonna pensasse che era un incapace
senza spirito d’iniziativa. Pensò che avrebbe deciso sul momento, in base alla
disponibilità delle risorse.